Memorizzare un brano di musica, un discorso o una poesia offre dei benefici molto evidenti. Però spesso spaventa le persone in quanto le allontanano dalla comodità e sicurezza di avere un foglio scritto davanti.
INCENTIVO:
Ricordo all'asilo tutti gli studenti dovevano memorizzare una poesia e recitarla alla maestra o alla direttrice. In cambio ricevevamo in premio una caramella.
L'incentivo era la chiave giusta!
OBIETTIVO:
Quando avevo 7 anni ho iniziato ad imparare il pianoforte e memorizzare brevi brani non è mai stato un problema. Veniva naturale!
L'anno successivo ho iniziato con il flauto e sono stato riempita di libri perdendo l'abitudine di memorizzare cosa stavo suonando.
Durante il Conservatorio, partecipavo ogni anno ad un corso di perfezionamento dove c'era l'abitudine ad eseguire un brano a memoria. Quindi inizialmente ero spaventata in quanto vedevo persone far brutte figure a causa di cali di concentrazione con conseguenti vuoti di memoria. Però sapevo che potevo farcela!
Quindi decisi di iniziare con un brano corto e relativamente semplice (Il concerto in Fa M di Vivaldi). Ogni anno presentavo un brano più difficile. In altre parole mi ponevo un obiettivo con la ferrea volontà di raggiungerlo.
INIZIARE DALLE COSE SEMPLICI:
Durante le mie lezioni il mio Maestro mi chiese di preparare una melodia dallo "Sviluppo del suono attraverso l'interpretazione" di Moyse in 3 tonalità differenti.
Questo è stato un bel modo per capire la relazione tra le note, armonie ed intervalli. Mi sono resa conto di come una melodia modulava, come le frasi venivano modellate e come gli intervalli creavano tensione o rilascio. Si può quindi iniziare da piccole melodie o da un libro di tecnica (come i 24 piccoli studi melodici). Bisogna cominciare dalle cose semplici e liberarsi dalla schiavitù del leggio. Capiterà sempre di fare errori durante il percorso. È solo un segno che ci fa capire che dobbiamo esercitarci di più.
MEMORIZZARE UN CONCERTO:
Una volta presa confidenza con piccoli brani, è giunta l'ora di poter memorizzare un pezzo più lungo. Vorrei quindi spiegarvi come ho iniziato ad affrontare il concerto in Sol M di Mozart. In quanto avrei dovuto suonarlo con un'orchestra e ho preso la decisione di impararlo a memoria.
Analisi:
Ho iniziato ad analizzare il brano con la partitura davanti (inclusa quella del pianoforte) e trovato le varie sezioni e tutti i temi proposti nelle varie sezioni.
Come sono collegati gli uni agli altri? Come si sviluppano?
Quindi ho iniziato con la prima sezione e ho cercato di capire quanto riuscivo a memorizzare di volta in volta, sottotempo, in modo da dare alla mia testa la possibilità di elaborare tutte le informazioni.
1 minuto
Suono il brano per pezzi di un minuto al giorno. Riguardo lo spartito per verificare che non abbia tralasciato alcun dettaglio. Mi registro per poi riascoltarmi. Se possibile, faccio tutto questo con una base musicale. Fortunatamente al giorno d'oggi si trovano parecchie basi del Concerto in Sol Maggiore su Youtube.
Esercitarsi su un solo minuto di musica potrebbe risultare noioso, però ricordate...Roma non è stata costruita in un giorno! Non bisogna sovraccaricare la testa tutto ad un colpo. Il tutto dev'essere facilmente assimilabile.
Passaggi difficili
Ci sono dei passaggi nel terzo movimento che, per diverse ragioni, ho trovato difficili a suonare senza l'accompagnamento di sottofondo, ma semplici quando assemblo il tutto. Questo aspetto mi dice che ancora non padroneggio per bene il tutto!
La difficoltà ovviamente sta nel dover eseguire parecchie note ad un tempo spedito! Quindi mi concentro su singoli spezzoni di 4 note alla volta
RISCALDAMENTO
Durante il tuo riscaldamento, suona una breve melodia e poi trasportala. Questo darà una "svegliata" anche al tuo cervello! Oppure suona una sezione del brano che stai studiando e fai degli esercizi su di esso. Per esempio, il tema d'apertura del Concerto di Mozart: suonalo in 3 differenti tonalità e con dinamiche differenti. Usa anche gli armonici per esercitarti sui vari intervalli. Ma in via generale, puoi utilizzare qualsiasi cosa ti suggerisca la tua fantasia.
ESECUZIONE
Naturalmente, prima dell'esecuzione di un brano a memoria in pubblico, bisogna essere certi di essere in grado di eseguirlo numerose volte, prima del concerto.
Per questo motivo, la condizione necessaria è di avere molto tempo per poterlo imparare, prima della fatidica data.
Annota tutti i punti in cui sbagli o dimentichi le note, e quindi concentra la tua attenzione lì!
PER CONCLUDERE:
INCENTIVO:
Ricordo all'asilo tutti gli studenti dovevano memorizzare una poesia e recitarla alla maestra o alla direttrice. In cambio ricevevamo in premio una caramella.
L'incentivo era la chiave giusta!
OBIETTIVO:
Quando avevo 7 anni ho iniziato ad imparare il pianoforte e memorizzare brevi brani non è mai stato un problema. Veniva naturale!
L'anno successivo ho iniziato con il flauto e sono stato riempita di libri perdendo l'abitudine di memorizzare cosa stavo suonando.
Durante il Conservatorio, partecipavo ogni anno ad un corso di perfezionamento dove c'era l'abitudine ad eseguire un brano a memoria. Quindi inizialmente ero spaventata in quanto vedevo persone far brutte figure a causa di cali di concentrazione con conseguenti vuoti di memoria. Però sapevo che potevo farcela!
Quindi decisi di iniziare con un brano corto e relativamente semplice (Il concerto in Fa M di Vivaldi). Ogni anno presentavo un brano più difficile. In altre parole mi ponevo un obiettivo con la ferrea volontà di raggiungerlo.
INIZIARE DALLE COSE SEMPLICI:
Durante le mie lezioni il mio Maestro mi chiese di preparare una melodia dallo "Sviluppo del suono attraverso l'interpretazione" di Moyse in 3 tonalità differenti.
Questo è stato un bel modo per capire la relazione tra le note, armonie ed intervalli. Mi sono resa conto di come una melodia modulava, come le frasi venivano modellate e come gli intervalli creavano tensione o rilascio. Si può quindi iniziare da piccole melodie o da un libro di tecnica (come i 24 piccoli studi melodici). Bisogna cominciare dalle cose semplici e liberarsi dalla schiavitù del leggio. Capiterà sempre di fare errori durante il percorso. È solo un segno che ci fa capire che dobbiamo esercitarci di più.
MEMORIZZARE UN CONCERTO:
Una volta presa confidenza con piccoli brani, è giunta l'ora di poter memorizzare un pezzo più lungo. Vorrei quindi spiegarvi come ho iniziato ad affrontare il concerto in Sol M di Mozart. In quanto avrei dovuto suonarlo con un'orchestra e ho preso la decisione di impararlo a memoria.
Analisi:
Ho iniziato ad analizzare il brano con la partitura davanti (inclusa quella del pianoforte) e trovato le varie sezioni e tutti i temi proposti nelle varie sezioni.
Come sono collegati gli uni agli altri? Come si sviluppano?
Quindi ho iniziato con la prima sezione e ho cercato di capire quanto riuscivo a memorizzare di volta in volta, sottotempo, in modo da dare alla mia testa la possibilità di elaborare tutte le informazioni.
1 minuto
Suono il brano per pezzi di un minuto al giorno. Riguardo lo spartito per verificare che non abbia tralasciato alcun dettaglio. Mi registro per poi riascoltarmi. Se possibile, faccio tutto questo con una base musicale. Fortunatamente al giorno d'oggi si trovano parecchie basi del Concerto in Sol Maggiore su Youtube.
Esercitarsi su un solo minuto di musica potrebbe risultare noioso, però ricordate...Roma non è stata costruita in un giorno! Non bisogna sovraccaricare la testa tutto ad un colpo. Il tutto dev'essere facilmente assimilabile.
Passaggi difficili
Ci sono dei passaggi nel terzo movimento che, per diverse ragioni, ho trovato difficili a suonare senza l'accompagnamento di sottofondo, ma semplici quando assemblo il tutto. Questo aspetto mi dice che ancora non padroneggio per bene il tutto!
La difficoltà ovviamente sta nel dover eseguire parecchie note ad un tempo spedito! Quindi mi concentro su singoli spezzoni di 4 note alla volta
- solo la prima nota
- 1 e 4
- 1 e 2
- 1, 3 e 4
- 1, 2, 3
- 1, 2, 3, 4
RISCALDAMENTO
Durante il tuo riscaldamento, suona una breve melodia e poi trasportala. Questo darà una "svegliata" anche al tuo cervello! Oppure suona una sezione del brano che stai studiando e fai degli esercizi su di esso. Per esempio, il tema d'apertura del Concerto di Mozart: suonalo in 3 differenti tonalità e con dinamiche differenti. Usa anche gli armonici per esercitarti sui vari intervalli. Ma in via generale, puoi utilizzare qualsiasi cosa ti suggerisca la tua fantasia.
ESECUZIONE
Naturalmente, prima dell'esecuzione di un brano a memoria in pubblico, bisogna essere certi di essere in grado di eseguirlo numerose volte, prima del concerto.
Per questo motivo, la condizione necessaria è di avere molto tempo per poterlo imparare, prima della fatidica data.
Annota tutti i punti in cui sbagli o dimentichi le note, e quindi concentra la tua attenzione lì!
PER CONCLUDERE:
- Inizia i tuoi esercizi di memorizzazione solo a mente sgombera. Rilassati, fai qualche esercizio di respirazione e di riscaldamento prima di iniziare.
- Non distrarti e fai in modo che la tua testa si concentri sul lavoro da svolgere. Lascia il tuo cellulare in un altro posto!!
- Imparare a memoria non deve spaventarti. È semplicemente un'altra abilità che bisogna esercitare, ed una volta padroneggiata darà parecchie soddisfazioni.
- Un passo alla volta! Piccoli passi!
- Imparare a memoria ti da una sensazione di libertà ed aiuta a comunicare con il pubblico.
- Anche senza finalità di esibizione durante il concerto, suonare a memoria durante lo studio fa bene alla postura. Restare sempre piegati di fronte un leggio può portare a cattive abitudini ed impostazioni, le quali potrebbero compromettere anche il suono.
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