“Fasciare” il flauto?

Madly

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8 Giugno 2021
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Un‘insegnante dalla quale prendevo lezioni nei primi anni ‘80, raccomandava di fasciare il corpo del flauto con una garza elastica per tenere i tamponi aderenti al bordo dei caminetti nel caso non si usasse lo strumento per qualche giorno. Quando andavo in ferie infatti nell’elenco di cose da fare prima di partire avevo inserito anche questa. Il flauto era uno Yamaha 311 con testata in argento, corpo argentato e mi snodato. Era una raccomandazione valida, da tenere in considerazione anche oggi?
 
Ciao!
Sui flauti di buona manifattura non è una buona pratica. Non serve a nulla. Anzi, se la pressione è troppa, addirittura potrebbe essere nociva perchè rischi di stressare e sfibrare i tamponi provocando parecchie grinze sulla vescica del cuscinetto stesso (in caso di caminetti saldati, addirittura è facile tagliarli).

Questo consiglio veniva dato soprattutto per i flauti di scarsa manifattura, con tamponatura fatta male. Comprimendo il tampone al caminetto (e a volte si procedeva anche a scaldare i tasti per far prendere meglio la forma del tampone al caminetto) si riusciva un po a far suonare lo strumento. Però dopo un po, il cuscinetto tornava alla posizione originaria, e quindi tornava a non suonare.
Vedevo anche molti flauti cinesi con meccanica tutta abbassata...compressa...proprio per cercare di far mantenere la forma ai cuscinetti.

Lo Yamaha 311 dovrebbe essere costruito bene. Non serviva una procedura del genere. Anche se quasi sicuramente, dopo 40 anni, la tamponatura sarebbe tutta da rifare.