il flauto «freddo» è calante, ma perché...?

LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
62
1
è una domanda molto sciocca e lo so, però vorrei colmare questa lacuna personale: partendo dal presupposto che il metallo si dilata col calore, uno strumento a freddo dovrebbe IN TEORIA essere lievemente più corto di quando si scalda, ma.... se il tubo è più corto non dovrebbe risuonare più alto...? poi, man mano che si scalda, si dovrebbe un po' allungare e quindi calare di qualche Herz, mentre invece accade l'opposto. Lo stesso accade per il sax, e quindi c'è qualcosa che non so, o che non considero, oppure che sbaglio.... qualcuno mi spiega il motivo e così mi metto l'anima in pace? o_Oo_Ograzie
LEO
 

Larrieu

Costruzione e Manutenzione
Staff Forum
4 Luglio 2019
170
5
È una domanda che si pongono in molti :) Non è sciocca.

La frequenza del suono è data dalla formula f = v/L
Dove L è la lunghezza dell'onda che dipende da dove sono posizionati i fori del tubo. Con il cambiare della temperatura la dilatazione o restringimento del tubo è praticamente nulla, quindi la possiamo considerare marginale. Dunque è come se L fosse una costante.
Mentre "v" è la velocità dell'aria. Con il calore la velocità aumenta, dunque di conseguenza (in base a questa formula) anche la frequenza aumenta.
Viceversa con il freddo, la velocità diminuisce quindi anche la frequenza del suono cala.

È lo stesso ragionamento che si fa quando si respira elio. La voce diventa acuta proprio perchè l'elio fa aumentare la velocità.
Al contrario quando respiri esafloruro di zolfo.

Eccoti un video divertente :)
 

LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
62
1
aaah ecco qua il motivo.... NON É la lunghezza che fa cambiare gli Herz, ma la temperatura dell'aria immessa...!!! ottimo il paragone con l'elio:p:D:p thanks a lot (y)(y)(y)
 

LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
62
1
(P.S. === ovviamente aumentando la velocità risuona più in alto === giusstisssssimo (y)(y)
 

Nicola

Well-known member
26 Gennaio 2021
96
20
aaah ecco qua il motivo.... NON É la lunghezza che fa cambiare gli Herz, ma la temperatura dell'aria immessa...!!! ottimo il paragone con l'elio:p:D:p thanks a lot (y)(y)(y)
Non sono un tecnico e spero di non dire cavolate; se sbaglio, correggetemi.
Nel flauto il suono non è dato dalla vibrazione dello strumento, bensì dalla vibrazione della colonna d'aria contenuta in esso. Normalmente le molecole dell'aria (come quelle di qualunque altro gas) sono in costante movimento casuale e si scontrano fra loro. Quando soffiamo nel flauto, aumentiamo la perturbazione dell'aria contenuta nello strumento (determiniamo una variazione dello stato di "quiete"). Il soffio va ad eccitare le molecole d'aria più vicine all'imboccatura che si scontrano con le molecole a loro più prossime imprimendo una spinta; poi rimbalzano all'indietro. A loro volta le molecole che sono state spinte, si scontrano con lo strato d'aria ad esse più vicino, imprimono forza e rimbalzano all'indietro. Questo meccanismo si ripete lungo tutto il tubo del flauto, determinando zone di condensazione (dove le molecole d'aria sono più ravvicinate e dove la pressione è maggiore) e zone di rarefazione (dove le molecole d'aria sono più distanziate e dove la pressione è minore). L'onda sonora non determina spostamento di materia, ma di energia. E' proprio l'alternanza di zone di condensazione e di rarefazione che esprime lo spostamento di energia. Il suono è dato da questa variazione di pressione. Più l'onda sonora è veloce (la lunghezza d'onda minore, la frequenza maggiore) e più il suono è acuto. Se l'aria viene scaldata, aumenta l'energia cinetica delle sue particelle e queste si urtano più facilmente e più violentemente. Di conseguenza, la velocità dell'onda sonora sarà maggiore e quindi il suono più acuto.

 
Ultima modifica:

Larrieu

Costruzione e Manutenzione
Staff Forum
4 Luglio 2019
170
5
Non sono un tecnico e spero di non dire cavolate; se sbaglio, correggetemi.
Nel flauto il suono non è dato dalla vibrazione dello strumento, bensì dalla vibrazione della colonna d'aria contenuta in esso. Normalmente le molecole dell'aria (come quelle di qualunque altro gas) sono in costante movimento casuale e si scontrano fra loro. Quando soffiamo nel flauto, aumentiamo la perturbazione dell'aria contenuta nello strumento (determiniamo una variazione dello stato di "quiete"). Il soffio va ad eccitare le molecole d'aria più vicine all'imboccatura che si scontrano con le molecole a loro più prossime imprimendo una spinta; poi rimbalzano all'indietro. A loro volta le molecole che sono state spinte, si scontrano con lo strato d'aria ad esse più vicino, imprimono forza e rimbalzano all'indietro. Questo meccanismo si ripete lungo tutto il tubo del flauto, determinando zone di condensazione (dove le molecole d'aria sono più ravvicinate e dove la pressione è maggiore) e zone di rarefazione (dove le molecole d'aria sono più distanziate e dove la pressione è minore). L'onda sonora non determina spostamento di materia, ma di energia. E' proprio l'alternanza di zone di condensazione e di rarefazione che esprime lo spostamento di energia. Il suono è dato da questa variazione di pressione. Più l'onda sonora è veloce (la lunghezza d'onda minore, la frequenza maggiore) e più il suono è acuto. Se l'aria viene scaldata, aumenta l'energia cinetica delle sue particelle e queste si urtano più facilmente e più violentemente. Di conseguenza, la velocità dell'onda sonora sarà maggiore e quindi il suono più acuto.

verissimo! Quindi a parità di lunghezza del tubo, il suono sarà più calante/crescente a seconda della temperatura dell'aria.