Ho già dato qualche informazioni sui tamponi sintetici su questo thread a proposito dei flauti Muramatsu:
https://www.flauto.info/threads/tamponi-straubinger-o-originali-muramatsu.120/#post-346
Sono quasi totalmente d'accordo con te nel dire che gli strumenti vintage e quelli che non nascono con un certo tipo di tamponatura dovrebbero continuare ad esistere in quel modo. Il costruttore li ha pensati così, hanno quel tipo di suono e chi li ama li apprezza per quello che sono, senza snaturarli.
Chi vuole aumentare le prestazioni, o avere un suono diverso su un flauto di vecchia data, meglio a quel punto cambiare flauto (anche perchè quasi sicuramente non è possibile fare le modifiche richieste, come la sostituzione del vecchio tampone tradizionale con uno sintetico).
Però è anche vero che ci sono flauti di recente costruzione che potrebbero (con qualche piccola modifica del caso) essere predisposti per ospitare una tamponatura sintetica, ed il costruttore non l'ha prevista solo per questioni "di economia".
Condivido anche il paragone con il violino nel senso che un determinato tipo di musica andrebbe eseguito con un certo tipo di strumento, magari dell'epoca in cui è stata composta quella musica. Per esempio assistiamo sempre più di frequente all'esecuzione di musica rinascimentale o barocca con strumenti d'epoca (flauto barocco, o magari anche suonare con un vecchio flauto sistema Ziegler potrebbe avere il suo fascino).
Ovviamente però il violino (o uno strumento ad arco in genere) è qualcosa di molto diverso dal flauto. Per un violino (ammesso che sia ben costruito) vale la regola che più il legno stagiona, e meglio suona. Il suono si apre ed acquista valore. Inoltre non ci sono state modifiche sostanziali all'arte di costruzione del violino nel corso dei secoli.
Il flauto invece è un mezzo meccanico costantemente in evoluzione. La costruzione del flauto (e relative innovazioni acustiche/meccaniche) segue di pari passo i progressi tecnologici.
Quindi sono d'accordo nel dire che suonare un Louis Lot o uno Ziegler o un flauto vintage anni 60/70 (parlo di flauto costruiti in metallo) abbia il suo fascino. Ma è oggettivamente provato che suonare un flauto di moderna concezione è più facile, produce una sonorità più appagante, intonazione migliorata, meccanica più affidabile etc..etc..
Stessa cosa dicasi per le testate.
Non di rado ho incontrato flautisti con il flauto in argento completamente ossidato. Ho chiesto loro il motivo di questa scarsa pulizia. Mi hanno risposto che il proprio riparatore ha detto che non bisogna pulirli perchè l'ossido migliora il suono!!!!!!
Allora a quel punto mi armo di santa pazienza e cerco di spiegargli che l'ossido produce un suono più ovattato, consuma i tamponi e provoca bloccaggi meccanici. L'ossido va pulito!! Quindi se lo scopo è quello di avere un flauto che funziona peggio e dal suono più afono, allora ben venga. Ma se lo scopo è quello di avere un flauto in ordine e perfettamente funzionante, allora bisogna tenerlo in buono stato di manutenzione.
Ho fatto questo esempio proprio per spiegare che al di là di una visione romantica e affascinante quando si suona un vecchio flauto, il nostro strumento mal si sposa con il logorio del tempo (sia fisico che tecnologico).
Quindi il mio pensiero è : a chi piace suonare con un flauto meno evoluto, ben venga, son gusti suoi! Ma oggettivamente i progressi in ambito costruttivo sono costanti e migliorano in modo incontrovertibile sia il suono che l'affidabilità meccanica (e i tamponi sintetici ne sono l'esempio).