Il problema della tamponatura: sintetico o tradizionale?

Simone

New member
4 Febbraio 2020
2
0
Buongiorno a tutti! Sono nuovo e ho bisogno di un'informazione.
Devo ritamponare il mio Yamaha serie 400. Al momento sono installati i tamponi tradizionali morbidi.
Però giacchè occorre pagare il lavoro vorrei una "spinta" in più e far installare i sintetici di cui ho sentito parlare molto bene. Dite che sono una buona scelta?
 
I tamponi tradizionali sono costruiti in feltro morbido. Si deformano e sono assai instabili anche con il tempo e l'umidità.
Sappiamo che la perfetta chiusura ermetica del cuscinetto è tutto nel flauto! Se ci sono sfiati allora potrai avere anche lo strumento migliore del mondo, ma la resa non sarà mai al 100%.
Chi mi viene a dire che il tampone tradizionale è meglio, allora significa che o è abituato a suonare su un flauto che non va come dovrebbe e quindi il suo orecchio si è ormai assuefatto alla cosa, o è abituato a schiacciare sui tasti come un forsennato!
Secondo me dovresti andare di sintetico.
 
I tamponi sintetici più famosi sono sicuramente gli Straubinger. Da circa 10 anni sono apparsi anche la loro copia nostrana: i Pisoni S2.
Le modalità della loro installazione possono essere molto diverse rispetto i tamponi tradizionali. In alcuni casi (come per gli Straubinger) il costruttore richiede al tecnico la frequentazione di uno specifico workshop per abilitarlo all'installazione dei propri tamponi speciali.
Un'errata installazione dei tamponi sintetici fa solo danni che altro. Inoltre non si possono installare su tutti i flauti, proprio perchè avendo una realizzazione estremamente precisa e da un'eccellente stabilità (e conseguente rigidità), richiedono che sia la meccanica ad adattarsi a loro e non viceversa.
In particolare i tamponi sintetici hanno una forma regolare e uno spessore rigorosamente costante. Sono più resistenti all'umidità e alle variazioni di temperatura. Possiedono anche una buona resistenza alla pressione dei tasti oltre che sono molto più silenziosi.
Questo significa che un tampone sintetico installato correttamente da ottime garanzie di chiusura in tutte le condizioni d'impiego e con l'uso non subisce variazioni d'assestamento significative.
Come ho scritto prima però non è detto che sul tuo flauto sia possibile installare sopra questo tipo di tamponi in quanto la meccanica dovrebbe rispondere a determinati requisiti.
 
Secondo me uno strumento musicale eccellente è frutto di caratteristiche costruttive coerenti con l'estetica che il costruttore ha pensato. Per estetica intendo quella espressiva, non quella esteriore. E per eccellente intendo degno di rispetto, anche se non lo comprerei mai.
A me sembra che anche la tamponatura faccia parte di queste variabili costruttive.
Molti strumenti vintage sono eccellenti e coerenti con l'estetica per la quale sono pensati. Trovo che la loro trasformazione con tamponature moderne li snaturi un po', migliorandone la reattività, ma cambiandoli nell'equilibrio sonoro per il quale sono stati pensati.
Questi strumenti, se regolarmente fatti controllare da chi li conosce e li ama, sono estremamente affidabili, pronti nella chiusura e solo un po' - è vero - più rumorosi. Ho suonato per molti anni con uno strumento di questo tipo, e ancora ho nell'orecchio quel suono e quella precisione di chiusura (che ha stupito un tecnico/riparatotre di scuola "moderna" assai noto). Per contro penso che la tamponatura moderna si sposi bene con gli strumenti eccellenti di oggi, più pesanti perché meccanicamente pinless, con prevalenza di caminetti saldati e piede al si. La reattività di questi tamponi aggiunge al "sistema" flauto, unitamente a una testata reattiva, quei "cavalli" in più che un tubo appesantito (rispetto a molti strumenti vintage) richiede.

Secondo me è un violino realmente barocco (senza trasformazioni ottocentesche) sarebbe meglio che suonasse con corde di budello, così come un violino alla moderna potrebbe essere migliore con corde metalliche. L'estetica fa la differenza. L'affidabilità, in molti casi, la crea chi ama quell'estetica.
 
Questi strumenti, se regolarmente fatti controllare da chi li conosce e li ama, sono estremamente affidabili, pronti nella chiusura e solo un po' - è vero - più rumorosi. Ho suonato per molti anni con uno strumento di questo tipo, e ancora ho nell'orecchio quel suono e quella precisione di chiusura (che ha stupito un tecnico/riparatotre di scuola "moderna" assai noto). Per contro penso che la tamponatura moderna si sposi bene con gli strumenti eccellenti di oggi, più pesanti perché meccanicamente pinless, con prevalenza di caminetti saldati e piede al si. La reattività di questi tamponi aggiunge al "sistema" flauto, unitamente a una testata reattiva, quei "cavalli" in più che un tubo appesantito (rispetto a molti strumenti vintage) richiede.

Secondo me è un violino realmente barocco (senza trasformazioni ottocentesche) sarebbe meglio che suonasse con corde di budello, così come un violino alla moderna potrebbe essere migliore con corde metalliche. L'estetica fa la differenza. L'affidabilità, in molti casi, la crea chi ama quell'estetica.

Ho già dato qualche informazioni sui tamponi sintetici su questo thread a proposito dei flauti Muramatsu:
https://www.flauto.info/threads/tamponi-straubinger-o-originali-muramatsu.120/#post-346

Sono quasi totalmente d'accordo con te nel dire che gli strumenti vintage e quelli che non nascono con un certo tipo di tamponatura dovrebbero continuare ad esistere in quel modo. Il costruttore li ha pensati così, hanno quel tipo di suono e chi li ama li apprezza per quello che sono, senza snaturarli.
Chi vuole aumentare le prestazioni, o avere un suono diverso su un flauto di vecchia data, meglio a quel punto cambiare flauto (anche perchè quasi sicuramente non è possibile fare le modifiche richieste, come la sostituzione del vecchio tampone tradizionale con uno sintetico).
Però è anche vero che ci sono flauti di recente costruzione che potrebbero (con qualche piccola modifica del caso) essere predisposti per ospitare una tamponatura sintetica, ed il costruttore non l'ha prevista solo per questioni "di economia".
Condivido anche il paragone con il violino nel senso che un determinato tipo di musica andrebbe eseguito con un certo tipo di strumento, magari dell'epoca in cui è stata composta quella musica. Per esempio assistiamo sempre più di frequente all'esecuzione di musica rinascimentale o barocca con strumenti d'epoca (flauto barocco, o magari anche suonare con un vecchio flauto sistema Ziegler potrebbe avere il suo fascino).

Ovviamente però il violino (o uno strumento ad arco in genere) è qualcosa di molto diverso dal flauto. Per un violino (ammesso che sia ben costruito) vale la regola che più il legno stagiona, e meglio suona. Il suono si apre ed acquista valore. Inoltre non ci sono state modifiche sostanziali all'arte di costruzione del violino nel corso dei secoli.
Il flauto invece è un mezzo meccanico costantemente in evoluzione. La costruzione del flauto (e relative innovazioni acustiche/meccaniche) segue di pari passo i progressi tecnologici.
Quindi sono d'accordo nel dire che suonare un Louis Lot o uno Ziegler o un flauto vintage anni 60/70 (parlo di flauto costruiti in metallo) abbia il suo fascino. Ma è oggettivamente provato che suonare un flauto di moderna concezione è più facile, produce una sonorità più appagante, intonazione migliorata, meccanica più affidabile etc..etc..
Stessa cosa dicasi per le testate.

Non di rado ho incontrato flautisti con il flauto in argento completamente ossidato. Ho chiesto loro il motivo di questa scarsa pulizia. Mi hanno risposto che il proprio riparatore ha detto che non bisogna pulirli perchè l'ossido migliora il suono!!!!!!
Allora a quel punto mi armo di santa pazienza e cerco di spiegargli che l'ossido produce un suono più ovattato, consuma i tamponi e provoca bloccaggi meccanici. L'ossido va pulito!! Quindi se lo scopo è quello di avere un flauto che funziona peggio e dal suono più afono, allora ben venga. Ma se lo scopo è quello di avere un flauto in ordine e perfettamente funzionante, allora bisogna tenerlo in buono stato di manutenzione.
Ho fatto questo esempio proprio per spiegare che al di là di una visione romantica e affascinante quando si suona un vecchio flauto, il nostro strumento mal si sposa con il logorio del tempo (sia fisico che tecnologico).

Quindi il mio pensiero è : a chi piace suonare con un flauto meno evoluto, ben venga, son gusti suoi! Ma oggettivamente i progressi in ambito costruttivo sono costanti e migliorano in modo incontrovertibile sia il suono che l'affidabilità meccanica (e i tamponi sintetici ne sono l'esempio).
 
Buongiorno a tutti! Sono nuovo e ho bisogno di un'informazione.
Devo ritamponare il mio Yamaha serie 400. Al momento sono installati i tamponi tradizionali morbidi.
Però giacchè occorre pagare il lavoro vorrei una "spinta" in più e far installare i sintetici di cui ho sentito parlare molto bene. Dite che sono una buona scelta?

Dispiace deluderti, ma purtroppo su uno Yamaha serie 400 non hai scelta! Dovrai continuare ad installare i tamponi classici tradizionali.
La meccanica dello Yamaha non è predisposta a Straubinger o S2. È proprio una questione di precisione meccanica e dei caminetti, tolleranze, misure. Il tampone sintetico lavora male. Non sarà stabile ed andrai incontro ad un logorio precoce ed una chiusura approssimativa. Tutto sperimentato sul campo. Quindi è un "no" netto!
Per la serie Yamaha 600-700 invece bisognerebbe valutare di caso in caso. Non ti fare ingannare dal fatto che montano gli Straubinger phoenix di serie. I phoenix sono Straubinger con feltro morbido, non sono i cuscinetti Straubinger sintetici che sono montati su Brannen, Powell, Nagahara, Briccialdi...

Questo è il motivo per il quale il tecnico che monta cuscinetti sintetici dovrebbe essere competente ed essere adeguatamente formato. Invece vedo molti tecnici improvvisati che li installano su flauti non predisposti (quindi senza apportare adeguate modifiche) o su flauti che proprio non possono in nessun modo ospitarli. Poi ovviamente il cliente resta insoddisfatto ed inizia a fare cattiva pubblicità dicendo.."gli Straubinger fanno schifo...meglio i vecchi tamponi". E certo! Accade così quando sono stati installati senza cognizione.
 
Vi ringrazio per le delucidazioni. Date delle "dritte" provvidenziali!
A questo punto ci penserò su. Sarei tentato a cambiare flauto, anche considerato che una tamponatura fatta bene, non costa poco.
 
Ho già dato qualche informazioni sui tamponi sintetici su questo thread a proposito dei flauti Muramatsu:
https://www.flauto.info/threads/tamponi-straubinger-o-originali-muramatsu.120/#post-346

Sono quasi totalmente d'accordo con te nel dire che gli strumenti vintage e quelli che non nascono con un certo tipo di tamponatura dovrebbero continuare ad esistere in quel modo. Il costruttore li ha pensati così, hanno quel tipo di suono e chi li ama li apprezza per quello che sono, senza snaturarli.
Chi vuole aumentare le prestazioni, o avere un suono diverso su un flauto di vecchia data, meglio a quel punto cambiare flauto (anche perchè quasi sicuramente non è possibile fare le modifiche richieste, come la sostituzione del vecchio tampone tradizionale con uno sintetico).
Però è anche vero che ci sono flauti di recente costruzione che potrebbero (con qualche piccola modifica del caso) essere predisposti per ospitare una tamponatura sintetica, ed il costruttore non l'ha prevista solo per questioni "di economia".
Condivido anche il paragone con il violino nel senso che un determinato tipo di musica andrebbe eseguito con un certo tipo di strumento, magari dell'epoca in cui è stata composta quella musica. Per esempio assistiamo sempre più di frequente all'esecuzione di musica rinascimentale o barocca con strumenti d'epoca (flauto barocco, o magari anche suonare con un vecchio flauto sistema Ziegler potrebbe avere il suo fascino).

Ovviamente però il violino (o uno strumento ad arco in genere) è qualcosa di molto diverso dal flauto. Per un violino (ammesso che sia ben costruito) vale la regola che più il legno stagiona, e meglio suona. Il suono si apre ed acquista valore. Inoltre non ci sono state modifiche sostanziali all'arte di costruzione del violino nel corso dei secoli.
Il flauto invece è un mezzo meccanico costantemente in evoluzione. La costruzione del flauto (e relative innovazioni acustiche/meccaniche) segue di pari passo i progressi tecnologici.
Quindi sono d'accordo nel dire che suonare un Louis Lot o uno Ziegler o un flauto vintage anni 60/70 (parlo di flauto costruiti in metallo) abbia il suo fascino. Ma è oggettivamente provato che suonare un flauto di moderna concezione è più facile, produce una sonorità più appagante, intonazione migliorata, meccanica più affidabile etc..etc..
Stessa cosa dicasi per le testate.

Non di rado ho incontrato flautisti con il flauto in argento completamente ossidato. Ho chiesto loro il motivo di questa scarsa pulizia. Mi hanno risposto che il proprio riparatore ha detto che non bisogna pulirli perchè l'ossido migliora il suono!!!!!!
Allora a quel punto mi armo di santa pazienza e cerco di spiegargli che l'ossido produce un suono più ovattato, consuma i tamponi e provoca bloccaggi meccanici. L'ossido va pulito!! Quindi se lo scopo è quello di avere un flauto che funziona peggio e dal suono più afono, allora ben venga. Ma se lo scopo è quello di avere un flauto in ordine e perfettamente funzionante, allora bisogna tenerlo in buono stato di manutenzione.
Ho fatto questo esempio proprio per spiegare che al di là di una visione romantica e affascinante quando si suona un vecchio flauto, il nostro strumento mal si sposa con il logorio del tempo (sia fisico che tecnologico).

Quindi il mio pensiero è : a chi piace suonare con un flauto meno evoluto, ben venga, son gusti suoi! Ma oggettivamente i progressi in ambito costruttivo sono costanti e migliorano in modo incontrovertibile sia il suono che l'affidabilità meccanica (e i tamponi sintetici ne sono l'esempio).


Sono perfettamente d'accordo. Parlavo solo di strumenti eccellenti. Se il motivo è solo economico (quindi parliamo di strumenti max di fascia media) una tamponatura sintetica (dove possibile) credo possa migliorane la resa.

Ormai pochi strumenti di fascia alta vengono oggi venduti con tamponatura tradizionale. Ribadisco il primato dell'estetica. Sono infatti strumenti coerenti con l'estetica del costruttore. Io li rispetto, anche se ora come ora non li comprerei. Credo semplicemente che in questi casi il costruttore/artigiano abbia maturato una filosofia diversa rispetto all'estetica che sta prevalendo oggi. Probabilmente sta cercando di migliorare il vecchio sistema di tamponatura, cercando di eliminarne i difetti e mantenendo quelli che considera pregi (ad esempio il contenimento timbrico del tampone tradizionale, a scapito della reattività). Penso che anche questo sia un percorso evolutivo, forse destinato a morire, ma degno di considerazione per chi lo pratica lavorando artigianalmente almeno un mese per produrre uno strumento realmente fatto a mano.

Anch'io sono per una manutenzione costante. È come per l'automobobile: meglio la manutenzione regolare.. Alla fine spendi anche meno, hai un mezzo sempre efficiente e uguale nel tempo a se stesso.