Riprendere dopo venti anni…

Madly

Member
8 Giugno 2021
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Saluti a tutti. Quali consigli i maestri dello strumento possono dare a un neo pensionato che, dopo oltre venti anni che non tocca lo strumento, decide di riprenderlo in mano? Quali esercizi privilegiare (note lunghe, arpeggi, scale,…) per riacquistare un po’ di scioltezza delle dita e di tonicità della muscolatura del viso e delle labbra? Grazie.
 

LoryLo99

Member
8 Ottobre 2019
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Ciao :)
20 anni senza toccare lo strumento sono davvero tanti. A che livello eri quando hai smesso di suonare? Anni di studio..e titoli conseguiti?
Io inizierei con note lunghe...con tanto relax e scioltezza nell'eseguirle. I libri sulla sonorità sono sempre gli stessi e vanno bene sia se ti chiami Galway che se ti chiami Madly :D
Taffanel-Gaubert per la tecnica...e poi qualche brano di repertorio per non annoiarsi
 

Madly

Member
8 Giugno 2021
14
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Frequentavo il liceo musicale di nascosto da mio padre, che riteneva che la musica non servisse a niente e non portasse a niente; quando lo scoprì, mi impose di smettere (mi voleva sul camion assieme a lui). Avevo ottenuto il compimento inferiore. Nella vita poi ho fatto il docente di biochimica ma continuavo un po’ a suonare, accumulando una bella mole di spartiti e arrivando a possedere tre flauti, due Yamaha da studio e un Sankyo da concerto. Venti anni fa ho regalato tutti gli spartiti a un mio allievo e ho venduto gli strumenti su eBay. Ora che ho tempo ho deciso di riprendere. I due volumi dell’Altes li avevo tenuti, ho comprato il Taffanel-Gaubert e gli spartiti di qualche brano (Faurè, Chaminade, Poulenc, Vivaldi, …). Mi deve ancora arrivare lo strumento, che ho voluto professionale (è assolutamente esagerato per me, ma mi è arrivato un TFR più alto di quanto pensassi…). Riprenderò con le tediose note lunghe, tediose anche per i vicini. Grazie dell’attenzione. Contraccambio il saluto.
 

Falaux

Insegnante
Staff Forum
8 Luglio 2019
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Contraccambio il saluto.

Benvenuto nel forum. Se hai bisogno di consigli, chiedi pure. Sono sicuro che troverai sempre qualcuno disposto ad aiutarti.
Ti consiglio di suonare assieme a qualche amico. Ti sarà da stimolo. Magari metti su un bel duo flauto-pianoforte o flauto-chitarra. Oppure un gruppo di musica da camera più ampio.
 

LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
60
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Leggo solo ora dopo tempo..... la storia di Madly somiglia alla mia, pensionato e con voglia di riprendere, anche io ho insegnato il metabolismo del triptofano, i coenzimi NAD-dipendenti, il piruvato che va "allattato" :)ecc. ecc. (Madly mi capirà...) e anche io ho ripreso dopo tanto, ma gli strumenti a fiato sono permalosi, come ormai tutti sappiamo, e se non li degni di considerazione ti snobbano e non ti conoscono più.... sto provando a riprendere studiando vecchi metodi che avevo (Le dèbutant flutiste e anche De la sonoritè entrambi di Moyse) ma non so se sono adatti a chi riprende, ci vorrebbero i consigli di Larrieux, di Falaux e di Nicola, e magari anche altri.....
 

Nicola

Well-known member
26 Gennaio 2021
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Carissimi Madley e Leo, se vi avessi vicino, vi incontrerei subito. Le persone appassionate sono le mie preferite e voi dimostrate di possedere una passione considerevole. Seguite i vostri desideri e sentitevi sempre capaci di cogliere i vostri obiettivi. Molti addetti ai lavori dimenticano che la musica è emozione, comunicazione, socialità, arte. La vivono solo in ottica professionale e divengono aridi, miopi, supponenti; non capiscono che la musica non ha età e che la sua essenza è più vicina allo spirito che al materiale. Non lasciatevi abbattere dalle difficoltà e cercate la via più adatta alle vostre esigenze.
Chiedete un consiglio: che dirvi?
Credo che dobbiate divertirvi e riprendere partendo dalle cose più semplici. Se sapete leggere la musica e avete una qualche esperienza sullo strumento, potete acquistare libri (con facili melodie) che abbiano basi su cui suonare oppure cercare in youtube video con tracce adatte allo stesso scopo (ad esempio ricercate usando le parole play alone easy flute). Il bravo Mauro Scappini, ex docente al Conservatorio di Brescia, ha scritto diversi libri guida con basi sonore allegate e soprattutto il divertente "24 studi da caffè". Potete anche ricercare altri amatori con cui suonare e verificare se la situazione vi soddisfa, ad esempio in alcune città ci sono bande o sezioni dell' AIMA (Associazione Italiana Musicisti Amatori https://aimamusic.it/ ). Se invece avete desiderio di migliorare la vostra conoscenza teorica e strumentale, potete ricercare un insegnate e prendere qualche lezione (oggi è anche possibile fare lezione a distanza, anche se sarebbe meglio la lezione in presenza). Direzionate il vostro studio affinché sia di supporto alla vostra attività esecutiva. Non impazzite con la tecnica; fate ciò che vi serve a superare la difficoltà del momento e a rendervi capaci di eseguire il brano posto sul vostro leggio (badate di affrontare composizioni che siano alla vostra portata tecnica). Tuttavia, siate seri nell'esercitazione sapendo che potete costruire le basi per elevare il vostro livello. Potete prendere parte a qualche raduno flautistico (ne organizzano l'Associazione Flautisti Italiani https://www.afifalautets.it/ o l'Accademia Italiana del Flauto https://www.accademiaitalianadelflauto.it/ ) oppure ricercate in rete corsi ed incontri da svolgere in una vacanza musicale. Qualche Conservatorio di musica, oltre ad offrire corsi base (pre-accademici) o liberi (senza finalità di perseguire titoli accademici), organizza attività per esterni e amatori. Non guardate solo al mondo classico; in giro ci sono laboratori in diverse scuole private ed il jazz o il pop può essere un ambito divertente in cui suonare ed imparare.
Se poi volete farvi del male :ROFLMAO: , sta uscendo in questi giorni per Phasar Edizioni un mio libro intitolato "Il problena del suono. Riflessioni per lo studio consapevole del flauto traverso".
Ciao, buona musica e soprattutto buona vita.
 
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LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
60
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Cari Nicola, grazie per la «solidarietà» (diciamo così), che esprimi verso chi avendo divorziato da tempo col flauto vuole riprendere i rapporti per un (speriamo non) tardivo ritorno di fiamma..... per quanto mi riguarda credo di stare messo peggio di Madly, che da quanto capisco è anche lui un ex-collega prof di biochimica.... Io avevo uno strumento americano vintage, un Emerson/Powell con Mi snodato tasti chiusi e piede al Do che però non risponde come vorrei e adesso mi sono preso un Azumi S3RBEO, e mi sono abituato ai tasti aperti e a fare il Si basso, ma la risalita è molto dura, e ho ricominciato con le note a 12/4, scale tenute e forcelle cresc/dim, con mediocri risultati finora.
A differenza di Madley sto usando qualche testo di Marcel Moyse alternato con quelli di Trevor Wye (di cui non riesco però a capire la differenza del suono giallo e del suono viola di cui lui parla), ma mi voglio procurare quello di Mauro Scappini di cui parli, oltre al tuo "il problema del suono".
Purtroppo nella mia città del profondo sud non esistono sezioni dell'AIMA, e mi devo arrangiare al momento da solo, età e artrosi alle dita permettendo (dopo i 70 è difficile scalare montagne....), però ho una cosa che - come dici tu - mi sostiene, ed è la voglia di rimettermi in gioco.... nei tempi andati facevo cose carine (entracte della Carmen, Meditazione di Thais, Danza degli spiriti di Gluck, altre cosette simili) che ora manco mi azzardo a riprovare.... ma ti informo sul mio prossimo stato dell'arte (..... si fa per dire...) ... ciao
 

Nicola

Well-known member
26 Gennaio 2021
92
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Caro Leo,
anche io non sono più giovane e necessariamente dobbiamo fare i conti con l'età. Si suona utilizzando il corpo e lo strumento richiede una certa energia. Se si è maturato una tecnica efficace, si fatica di meno, ma comunque c'è impegno fisico. Se disperdiamo il fiato, ci spompiamo a soffiare senza ottenere risultati, anzi ci irrigidiamo e ci stanchiamo ancor più. Quindi, secondo me, dovrai agire in due direzioni. Da una parte, dovrai pensare, senza fissarti troppo, a migliorare la tua emissione; dall'altra mettere in pratica ciò che hai imparato su facili melodie.
Lascia perdere Trevor Wye e i colori. Sono rare le persone sinestetiche, cioè quelle che percepiscono gli stimoli sensoriali con più sensi (ad esempio vedono colori mentre ascoltano, avvertono profumi associati a parole o immagini, percepiscono gusti mentre guardano o immaginano, ecc.). Sicché molto facilmente non vedrai colori mentre senti un suono e non ha senso, in linea di principio, parlare di colori riferendoli a suoni. Wye si riferisce ad una particolare esperienza. E' possibile apprezzare le caratteristiche dei suoni (ascoltandoli) e una volta "catalogate", abbinarle all'idea di un colore (ma l'abbinamento potrebbe essere di qualunque specie, ossia si potrebbe chiamare con un nome il particolare suono, dargli un numero, eccetera). Così per fare questa cosa, prima si deve aver fatta esperienza uditiva di un suono, di un timbro e poi per, intendersi, si può dire che quel suono è giallo, rosso o blu. In genere, chi fa questa cosa, abbina un colore scuro al suono corposo, "grasso", ben focalizzato, ricco di armonici e un colore chiaro ad un suono dal timbro più evanescente, meno focalizzato e dalla sonorità più delicata. Sicché puoi fare questa cosa solo se frequenti un insegnante o un flautista formato che ti fa sentire la differenza delle sonorità. Quindi, lascia perdere ... Wye, pur essendo un grande didatta, in questo caso ha toppato perché non ha considerato che un libro può essere letto da chiunque e che una simile descrizione risulta sicuramente incomprensibile per chi non ha fatto l'esperienza di cui ti ho detto.
Considerando il tuo livello, dalla descrizione che fai, ti consiglio di procedere in questo modo.
Armati di molta pazienza e fai poche cose; non pretendere di riuscire in tutto da subito; devi costruire per accumulazione fino a riuscire a gestire tutta l'estensione del flauto.
Scegli il registro e poche note che ti riescono meglio, e inizia a lavorare da lì (lascia perdere tutto il resto). Ti consiglio di partire dal registro medio.
Studia l'emissione su queste note e cerca di migliorare la loro sonorità; cerca di rendere più efficiente la gestione dell'imboccatura, della respirazione, degli attacchi, della postura.
Poi scegli delle melodie che contengano solo queste poche note e divertiti a suonarle. Meglio se hai a disposizione basi su cui suonare la tua melodia. Se non hai idee, cerca antologie per i primi anni corredate di tracce, magari per flauto dolce o per oboe (che risultano più facili). Oppure ricavati ad orecchio o componi tu stesso la tua melodia. Se puoi, fatti consigliare così da non spendere soldi con testi che non si confanno alle tue esigenze. Non comprare a scatola chiusa, prima sfoglia il libro.
Quando ti sentirai sicuro sulle note che hai curato, allarga gradualmente il tuo range scegliendo le note più vicine a quelle che già possiedi.
Fai questo lavoro, spingendoti dal registro medio sempre più verso gli estremi della tessitura del flauto (registro grave e acuto). Le note più gravi e più acute saranno quelle che affronterai alla fine.
Non farti troppi problemi sullo strumento. Se hai un flauto da studio di qualità media, va benissimo; l'importante è che sia ben tenuto con tamponatura e registrazione a posto.
Un caro saluto.
P.S. A titolo esplicativo, fai cose come questa
E' possibile suonare anche con una sola nota. Naturalmente farai cose sempre più complesse e difficili. Ma in questo modo migliorerai spontaneamente e divertendoti.
 
Ultima modifica:

Nicola

Well-known member
26 Gennaio 2021
92
18
Ciao Leo, rispondo al tuo ultimo post.
Il file che hai inviato non è molto chiaro, nel senso che non si riesce ad apprezzare bene il suono. Quest'ultimo sembra quello di un campionatore piuttosto che di uno strumento acustico. In ogni caso, se riesci nell'esecuzione, non sei messo così male. Le note sono intonate e copri l'estensione con una certa omogeneità. Tuttavia, a meno che non vuoi curare lo staccato, ti consiglio di usare il legato nella ricerca della sonorità. Anche lo staccato, non eseguirlo così secco (parte centrale del file), usa piuttosto uno staccato-legato (le varie note meno separate fra loro). Se vuoi ampliare la tua esercitazione, trasporta l'esercizio in tutte le tonalità.
Un caro saluto.
 

LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
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Nico, ancora niente nuove sul tuo libro che avevo ordinato da Giunti, e spero arrivi presto. Circa il precedente esercizio che avevo postato, mi sono reso conto forse tardi che ho sbagliato approccio, prima di tutto per avere chiesto a una flautista che conoscevo l'invio del file audio guida che avevo accluso e a cui mi volevo ispirare per eseguire l'esercizio - i tuoi commenti nel merito sono stati dirimenti - e poi perchè effettivamente leggendo un tuo post in altra sezione - (Imparare a suonare da autodidatta o a distanza non è cosa semplice. Primo consiglio quindi è quello di prendere qualche lezione, se puoi....si impara a suonare il flauto traverso soprattutto ascoltando il risultato delle proprie azioni e, se è il caso, correggendole in maniera adeguata (il maestro ti fa sentire il suono che devi ottenere e ti suggerisce come comportarti) - mi sto rendendo conto che forse sto correndo troppo, e penso che meglio sarebbe se mi registrassi per capire dove sbaglio e quanto sbaglio.
Come poi dici giustamente tu, fare salti di 5^ o maggiori comporta piccole variazioni di imboccatura che mi producono disomogeneità del suono, quindi forse non è il caso di insistere. Grazie comunque di tutto,
 

LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
60
1
NICOLA il testo è arrivato e quando posso lo sto leggendo un poco alla volta.... molto interessante, ma come dici esplicitamente non è pensabile procedere senza l'aiuto di un maestro (pag. 13 in alto)... maestro che purtroppo non c'è.... più in la se ho dubbi o bisogno di chiarimenti magari ti interpello, ciao
 

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LEO

Well-known member
5 Maggio 2020
60
1
P.S. c'è solo una ragazza molto giovane che mi registra qualche esercizio come linea audio guida, ma non credo raggiunga lo scopo nè che sia utille, quindi lascerei perdere)
 

Nicola

Well-known member
26 Gennaio 2021
92
18
Scusa Leo, ma dove abiti con precisione? Se hai problemi di privacy, puoi scrivermi in privato.
Magari posso fare qualche ricerca ed indirizzarti verso qualcuno. Fammi sapere. Ciao.