S. Mercadante . Flute Concertos Volume 2 - 20 capricci
Patrick Galoi, Flauto edirettore
Kazunori Seo, flauto
Czech Chamber Philarmonic Orchestra, Pardubice Naxos Rights US, Inc
Il protagonista di questo lavoro discografico è Saverio Mercadante, straordinario musicista Le composizioni dedicate al flauto sono intrise da una garbata lirica, dove l'elaborazione e il linguaggio armonico, rendono il discorso musicale spiccatamente drammatico, quasi anticipando la poetica teatrale di Verdi. Patrick Gallois si conferma un musicista a tutto tondo, avendo ben compreso la poetica del bel canto della scuola napoletana, sottolinea sia come flautista che direttore, una deliziosa fluidità al disegno armonico e fraseologico. La sua identità musicale ben si sposa con l'essenza stilistica del "cigno di Altamura".
L'eleganza e la cifra interpretativa racchiudono quello storico legame musicale tra Napoli e Parigi. La coraggiosa riscrittura della parte del secondo flauto del concerto in Re Maggiore da parte dello stesso Gallois, dimostra l'innata sensibilità di questo straordinario artista supportato in maniera eccellente da Kazunori Seo, alievo dello stesso Gallois.
Nell'Introduzione, Largo, Tema con variazioni, Gallois affronta l'impegnativa parte solistica con straordinaria scioltezza, sottolineando dottamente le citazioni di rossiniana memoria.
Il quinto concerto in Fa Maggiore, dal carattere concertante, impegna il flauto in un eclettico dialogo con altri strumenti come il clarinetto e il trombone. Il sesto concerto all'ascolto entusiasmante, raccoglie le provocazioni virtuosistiche paganiniane, l'esegesi di Patrick Gallois è impareggiabile "gioca" con il flauto asservendolo alla musica senza mai farlo prevalere.
Accade così anche per i venti capricci dove padroneggia con delicata agilità i fraseggi più impervi.
Patrick Galoi, Flauto edirettore
Kazunori Seo, flauto
Czech Chamber Philarmonic Orchestra, Pardubice Naxos Rights US, Inc
Il protagonista di questo lavoro discografico è Saverio Mercadante, straordinario musicista Le composizioni dedicate al flauto sono intrise da una garbata lirica, dove l'elaborazione e il linguaggio armonico, rendono il discorso musicale spiccatamente drammatico, quasi anticipando la poetica teatrale di Verdi. Patrick Gallois si conferma un musicista a tutto tondo, avendo ben compreso la poetica del bel canto della scuola napoletana, sottolinea sia come flautista che direttore, una deliziosa fluidità al disegno armonico e fraseologico. La sua identità musicale ben si sposa con l'essenza stilistica del "cigno di Altamura".
L'eleganza e la cifra interpretativa racchiudono quello storico legame musicale tra Napoli e Parigi. La coraggiosa riscrittura della parte del secondo flauto del concerto in Re Maggiore da parte dello stesso Gallois, dimostra l'innata sensibilità di questo straordinario artista supportato in maniera eccellente da Kazunori Seo, alievo dello stesso Gallois.
Nell'Introduzione, Largo, Tema con variazioni, Gallois affronta l'impegnativa parte solistica con straordinaria scioltezza, sottolineando dottamente le citazioni di rossiniana memoria.
Il quinto concerto in Fa Maggiore, dal carattere concertante, impegna il flauto in un eclettico dialogo con altri strumenti come il clarinetto e il trombone. Il sesto concerto all'ascolto entusiasmante, raccoglie le provocazioni virtuosistiche paganiniane, l'esegesi di Patrick Gallois è impareggiabile "gioca" con il flauto asservendolo alla musica senza mai farlo prevalere.
Accade così anche per i venti capricci dove padroneggia con delicata agilità i fraseggi più impervi.